Quando si parla di “teen dating violence” (TDV) si fa riferimento alla violenza di genere tra pari, fenomeno di cui poco si parla nonostante sia ampiamente diffuso.
La violenza di genere tra pari tende ad essere spesso sovrapposta al bullismo, il che impedisce di identificare la specificità di questo fenomeno, che molto frequentemente viene messo in atto attraverso le tecnologie digitali, motivo per cui si parla anche di online teen dating violence.
In questo contesto, diversi studi internazionali hanno dimostrato che sono coinvolti tra il 20% e il 60% degli adolescenti, a seconda delle casistiche. Infatti nella TDV i comportamenti aggressivi messi in atto tendono a manifestarsi in varie forme:
• violenza fisica;
• violenza psicologica-relazionale;
• violenza sessuale;
• violenza verbale ed emotiva.
Caratteristicamente, non esiste una netta separazione tra vittima e carnefice, e spesso entrambi sono coinvolti, anche se in modalità differenti: i ragazzi tendono ad avere comportamenti fisici più violenti, mentre le ragazze tendono a utilizzare una violenza psicologica e relazionale.
Quali sono le conseguenze per le vittime? Secondo diversi studi, gli adolescenti che subiscono TDV possono andare incontro a una serie di problemi che rischiano di danneggiare la propria salute fisica e psicologica, quali depressione e ansietà; comportamenti a rischio (abuso di alcol, fumo, droghe); comportamenti antisociali; pensieri suicidi; basso rendimento scolastico.
Come intervenire?
Per sviluppare programmi efficaci è sicuramente necessaria una collaborazione tra ambienti scolastici e i professionisti dell’area sociale educativa e sanitaria: è infatti fondamentale promuovere l’alfabetizzazione emotiva nei giovani, aiutandoli nello sviluppo di empatia, abilità di comunicazione e regolazione delle emozioni. Ma, come detto, si tratta di un fenomeno specifico che spesso si canalizza attraverso la tecnologia; per questo motivo è altrettanto fondamentale offrire a ragazze e ragazzi una formazione sulle competenze digitali e su un loro uso consapevole.
La violenza di genere tra pari tende ad essere spesso sovrapposta al bullismo, il che impedisce di identificare la specificità di questo fenomeno, che molto frequentemente viene messo in atto attraverso le tecnologie digitali, motivo per cui si parla anche di online teen dating violence.
In questo contesto, diversi studi internazionali hanno dimostrato che sono coinvolti tra il 20% e il 60% degli adolescenti, a seconda delle casistiche. Infatti nella TDV i comportamenti aggressivi messi in atto tendono a manifestarsi in varie forme:
• violenza fisica;
• violenza psicologica-relazionale;
• violenza sessuale;
• violenza verbale ed emotiva.
Caratteristicamente, non esiste una netta separazione tra vittima e carnefice, e spesso entrambi sono coinvolti, anche se in modalità differenti: i ragazzi tendono ad avere comportamenti fisici più violenti, mentre le ragazze tendono a utilizzare una violenza psicologica e relazionale.
Quali sono le conseguenze per le vittime? Secondo diversi studi, gli adolescenti che subiscono TDV possono andare incontro a una serie di problemi che rischiano di danneggiare la propria salute fisica e psicologica, quali depressione e ansietà; comportamenti a rischio (abuso di alcol, fumo, droghe); comportamenti antisociali; pensieri suicidi; basso rendimento scolastico.
Come intervenire?
Per sviluppare programmi efficaci è sicuramente necessaria una collaborazione tra ambienti scolastici e i professionisti dell’area sociale educativa e sanitaria: è infatti fondamentale promuovere l’alfabetizzazione emotiva nei giovani, aiutandoli nello sviluppo di empatia, abilità di comunicazione e regolazione delle emozioni. Ma, come detto, si tratta di un fenomeno specifico che spesso si canalizza attraverso la tecnologia; per questo motivo è altrettanto fondamentale offrire a ragazze e ragazzi una formazione sulle competenze digitali e su un loro uso consapevole.